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26 Gennaio 2009

A qualcuno il Ferrari piace in versione pop art

Artisti Doc è una collezione che spicca per l’originalità: comprende, infatti, alcune decine di bottiglie di Ferrari interpretate a modo loro da maestri di quella Pop Art che negli anni Novanta furoreggiò un po’ dappertutto. Bottiglie interpretate a modo loro sta a significare impreziosite, agghindate in modo particolare, con etichette trasformate in piccoli quadri. Ebbene, questa collezione, che chiunque, in visita alle cantine dove nascono le bollicine più amate dagli italiani, può ammirare, continua ad aumentare. Merito della fama che l’accompagna e di quell’alone di mito che la circonda e il risultato è che chi conosce la collezione fa di tutto per insinuarsi. Talvolta ci riesce.
Le ultime due bottiglie che si possono ammirare alle Cantine Ferrari portano le firme di Giovanni Trimani, uno degli artisti romani più promettenti, e di Anneliese Hermes. Il primo ha reinterpretato l’etichetta, mentre Anneliese Hermes, una pittrice che in terra tedesca gode di buona fama, ha trasformato una bottiglia di Ferrari in una piccola, affascinante scultura che ricorda una cerva. L’artista ha voluto consegnare di persona la sua creazione e lo ha fatto, quando, accompagnata dal borgomastro di Goeppingen, la cittadina dove Anneliese Hermes vive, è stata accolta da Franco Lunelli, presidente onorario della casa trentina.    

Ferrari promuove una cultura del bere responsabile che è parte dell’Arte di Vivere Italiana.

E’ una cultura legata alla ritualità del cibo e alla celebrazione dei momenti di convivialità, dove il consumo è moderato e consapevole.

Entra nel sito ferraritrento.com solo se condividi questo approccio e se hai l’età legale per bere alcolici nel tuo paese: ti aspetta un percorso all’insegna dell’eccellenza.